Molte volte ci capita di dire “non volevo farlo davvero, ma ci tenevano tutti così tanto…” o discorsi molto simili. E come sono finiti? Non sempre abbiamo fatto del nostro meglio, vero?
A cosa è dovuto questo nostro atteggiamento? È tutta una questione di motivazione: essa, secondo le teorie psicologiche più comuni, è l’insieme dei motivi che ci inducono a far qualcosa verso un determinato compito o azione, è ciò che spinge il nostro comportamento verso una meta. Essa attiva in noi comportamenti specifici che ci aiutano in ciò che vogliamo fare.
In psicologia si parla di bisogni e diverse tipologie di motivazione, ma oggi ne guarderemo solo due: la motivazione intrinseca e la motivazione estrinseca. La seconda avviene quando ci impegniamo in qualcosa per scopi che non riguardano l’attività stessa, ma il ricevere lodi, riconoscimenti, o far piacere a qualcuno. Quante volte ci siamo ritrovati in questa situazione?
La motivazione intrinseca invece riguarda quando ci impegniamo in qualche attività perché la troviamo gratificante e stimolante per noi, la intraprendiamo per il semplice piacere di farlo, è basata sulla curiosità e sul bisogno di sentirsi competenti.
Entrambe queste tipologie di motivazione fanno parte del nostro essere: a seconda delle situazioni, e spesso senza accorgerci del motivo, noi iniziamo delle azioni e le portiamo a termine per piacere personale, per avere delle gratificazioni, per fare dei favori. E, secondo voi, quali di queste motivazioni hanno più presa su di noi? Fare dei favori o incrementare la nostra competenza?
La motivazione intrinseca, come immaginerete, è quella con più potenziale di riuscita perché parte proprio da noi. La voglia di iniziare un compito parte da noi, dalla nostra mente, ed è qualcosa che andremo a fare per noi. Potranno esserci gratificazioni o no, ma non ci interessa: è qualcosa che faremo per noi stessi, per il nostro piacere, per qualcosa che sentiamo nostro. Non c’è qualcuno che ci dice di farlo, siamo noi che lo decidiamo. Quanto ci fa sentire potenti questo pensiero? Quanto siamo spronati a far qualcosa se siamo davvero noi a volerlo?
La motivazione estrinseca, lo dice proprio il termine, non parte da noi: c’è qualcosa di esterno che ci dice di farlo, raggiungere qualcosa o evitarlo, far piacere a una persona… Ma non ha la stessa presa su di noi come qualcosa che ci parte proprio da dentro. Nessuna colpa: semplicemente, non è qualcosa di davvero nostro.
Pensate a voi stessi: avete più voglia quando fate qualcosa perché lo volete voi o quando ve lo chiedono i genitori, gli amici, il partner, i colleghi? E siete più sotto pressione quando sapete che state facendo qualcosa per delle gratificazioni o per puro piacere?
Ecco, il segreto è proprio questo: fate le cose per VOI, trovateci le VOSTRE motivazioni, anche se è qualcun altro a chiedervelo: sicuramente diventeranno più importanti e le porterete a termine con meno stress!
dott.ssa Deborah Landa
Da sempre amante dello sport, ho una naturale inclinazione verso gli sport acquatici.
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