Smettere di fumare è difficile, ma ci sono frasi e gesti che è sempre meglio evitare di mettere in atto perché aumentano ancora di più la voglia di continuare, sia se rivolti a noi stessi, sia a qualcun altro, anche se si hanno le migliori intenzioni possibili. Quali sono? Eccone alcuni:
- “Basta volerlo”: non è cosi semplice, il fumo non è solo un vizio ma, oltre un certo punto, diventa una vera e propria dipendenza, con sfere emotive e fisiche importanti. Puntare il dito sulla forza di volontà significa non prestare attenzione alla complessità personale dietro la dipendenza da nicotina, colpevolizzando il fumatore e inducendolo a riprendere il “vizio” come e più di prima.
- Senso di colpa: può sembrare strano ma, come già accennato nel punto 1, agire sul senso di colpa altro non fa che consolidare questa attività (“se sono un incapace o un debole, tanto vale che non provo nemmeno a smettere, tanto non ci riuscirò mai”). Il continuare a fumare viene così incentivato, con conseguenze contrarie a quanto ci aspettavamo.
- Elencare i problemi derivati dal fumo: i fumatori lo sanno. E anche bene: sono bombardati dalla pubblicità in TV o in radio, oltre che dalle immagini strazianti sui pacchetti delle sigarette. Parlarne ancora significherebbe solo aumentare il loro senso di onnipotenza negando che sia qualcosa che riguarda loro direttamente (“a me non capiterà mai”). Inoltre, smettere per paura è difficile, oltre che molto raro.
- Occhio anche alla frase “Se smettessi di fumare ti potresti comprare una Ferrari o fare tantissimi viaggi”, perché la risposta più ovvia che riceverete sarà “E perché tu che non fumi sei ancora qui con me e non hai una Ferrari?” con conseguente risposta muta, che altro non fa che accrescere la convinzione del fumatore a continuare.
- “deve accendersi la lampadina, la scintilla”: falso. Aspettare il momento propizio non serve, perché potrebbe anche non arrivare mai. Questa frase, come del resto anche “smetto quando voglio” o “basta che controllo il numero di sigarette”, sono solo un rimandare la decisione per scarsa convinzione, in attesa che arrivi la forza di volontà e risolva tutto senza sforzo. È un delegare il raggiungimento dell’obiettivo di smettere di fumare a qualcosa di esterno. È necessario invece che la scelta sia personale.
E quindi, cosa è meglio fare?
Aumentare il senso di responsabilità, sottolineando che la persona ha una scelta di essere libero nei confronti della sigaretta e del prendersi cura di sé. È necessario trovare la giusta motivazione, IL motivo (estremamente personale) che ci fa SCEGLIERE di smettere, e tenerlo sempre a mente, giorno dopo giorno, in modo che ci ricordi perché per noi è così importante portare avanti questo obiettivo. Non è facile, ma nemmeno impossibile.
dott.ssa Deborah Landa
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