Questi giorni a casa mi hanno permesso di finire le serie TV che avevo in sospeso, e così sono andata alla ricerca di qualcosa di nuovo. E cosa ho trovato? “Lucifer”, che poi ho scoperto che così nuovo non è, ma mi rimetterò in pari.
C’è un passaggio nella prima stagione che mi ha fatto riflettere, e che vorrei condividere con voi.
Sperando di non fare spoiler, parliamo di VULNERABILITÀ.
Lucifer, nel suo studio del comportamento umano, incontra diverse figure che hanno un ruolo importante per lui, e tra queste la detective Chloe Decker è sicuramente un punto fermo: con lei Lucifer cambia, inizia a riflettere su se stesso e sulla sua vita, inizia a provare emozioni e sentimenti sconosciuti… diventa più umano, sotto molti punti di vista. E, tra tutti, diventa vulnerabile.
Vicino a Chloe, Lucifer è vulnerabile. Tanto che prova il dolore, sanguina, arriva molto vicino alla morte.
La vulnerabilità, lo pensiamo tutti in fondo, è una debolezza, una mancanza di qualcosa. Non gli piace, non riesce a capire il perché, o più semplicemente non vuole ammetterlo. Ne ha paura, tenta di respingerla, di allontanarsi da Chloe, ma alla fine torna sempre da lei. Perché?
Perché forse essere vulnerabile non è una cosa così brutta. Perché c’è altro. Perché la stessa persona che lo rende così vulnerabile, in fondo, lo sta rendendo una persona migliore, con sentimenti ed emozioni positive.
Il diavolo sta cambiando, ha scoperto di avere dei punti deboli, di essere vulnerabile. Ma sta (ri)scoprendo anche se stesso, i suoi sentimenti, i suoi punti di forza. Essere vulnerabile, a parte lo shock iniziale, non gli fa più paura, perché sa che potrà portare a qualcosa di diverso, forse più bello. E quella stessa persona che lo rende così vulnerabile, in fondo, è anche la sua forza, sa di potersi fidare di lei, e continua a starle accanto, a proteggerla e ad essere protetto.
Anche noi, quando ci sono cose che non capiamo, ci sentiamo sopraffatti e vulnerabili. Può essere un periodo, o una persona, un evento. Riflettiamo su noi stessi e siamo confusi.
Non abbiatene paura. Non nascondetevi. La vulnerabilità può essere un punto di forza, l’inizio di un cambiamento. Può far paura, certo, ma tutto dipende da noi: continuiamo a chiederci cosa ci succede, vedendola come un nemico e cercando di combatterla, o la accettiamo come parte di noi stessi e viviamo con lei in armonia?
Ritornando alla serie TV, anche Chloe ammette di essere vulnerabile con Lucifer, ma significa che si fida di lui.
Come Lucifer e Chloe, anche noi non siamo soli nel cambiamento e nella scoperta di noi stessi e delle nostre emozioni. Se non riusciamo ad affrontare tutto questo da soli, chiediamo aiuto: anche questo è sintomo di forza, perché evidenzia quanto conosciamo noi stessi e i nostri limiti, e che siamo capaci di chiedere aiuto. Quella che molti credono una debolezza può semplicemente essere una forza che ha bisogno di essere capita e accettata come parte di noi.
Nessuno è invincibile. E, se anche il diavolo ha imparato a conviverci, perché non possiamo farlo noi?
dott.ssa Deborah Landa
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